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Motta di Livenza
Motta di Livenza (Mota in veneto ) è un comune italiano di 10,725 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Si trova 35 km a nord/est del capoluogo a confine con il Friuli.

Motta di Livenza nel 1291 viene nominata "Figlia primogenita della Serenissima". Nel 1511 "Figlia prediletta della Serenissima Repubblica". La sua storia è legata alla storia di Venezia. Trovandosi lungo la Postumia, un'antica arteria dell'Impero Romano, a pochi chilometri da Concordia Sagittaria e Oderzo, due città d'epoca romana, fu luogo di transito e poi terra di feudi e diocesi. La Curte in Laurentiaca citata nel 762 dai figli del duca Pietro del Friuli, oggi chiamata Lorenzaga e frazione di Motta, ne testimonia l'origine a sinistra del Livenza. Con buona probabilità è questa la ragione per cui, nei documenti antichi, spesso Motta viene localizzata in terra friulana, essendo il Livenza il fiume che da sempre determina il confine delle due regioni.

Il nome Lorenzaga deriva dai possedimenti di un colono romano Laurentus o Laurentius, un prediale (luogo geografico che prende il nome da un possessore) appartenente alla diocesi di Concordia e al patriarcato di Aquileia.

Il primo insediamento sulla riva destra del Livenza e in prossimità della confluenza del suo affluente, il fiume Monticano, fu un castello dei Da Camino (1300). Marin Sanudo il Giovane (1466-1536), diarista, così la descrisse: "…due fiumi che qui s'accompagnano e bagnano la Rocca". Poi antistante all'antico Castello si sviluppò il Porto della Mota, dove le merci dei Veneziani dall'Oriente sbarcavano per proseguire via terra in Europa. Ma è dal Quattrocento che diviene luogo importante per Venezia e che diede i natali a grandi personaggi in campi diversi.

Caratterizzano e raccontano la storia di questa città due chiese, la basilica della Madonna dei Miracoli, e il duomo di San Nicolò attorniato da un antico nucleo di case costruite nel tipico stile del luogo tra cui quella che fu del cardinale Girolamo Aleandro, detta "la castella" e oggi di proprietà comunale, nel cuore di Motta di Livenza.

La chiesa di San Nicolò, dove sono sepolti il cardinale Girolamo Aleandro e l'anatomo-chirurgo Antonio Scarpa — illustri cittadini cui Motta diede i natali — è uno dei più significativi monumenti storici della città. Risalente al 963 d.C. (come testimonia un'antica iscrizione ritrovata nella chiesa nel corso del XVI secolo e di cui ci dà notizia Lepido Rocco nel 1896 nella sua opera letteraria Motta di Livenza e suoi dintorni) testimonia che la città esisteva, in un nucleo ridotto, già prima dell'anno 1000 e prima dell'insediamento del castello dei Da Camino.

La chiesa di San Nicolò, alla fine di febbraio del 1516, fu visitata dal vicario del vescovo di Ceneda. L'antica struttura stava per essere demolita, ma questi ordinò di conservare la chiesa e porre una trascrizione in parete in ricordo della sua fondazione: Jesus: Plebanus Sancti Joannis Baptistae et Populus Castri Mothae me facerunt construxerunt et adoptaverunt, et in Iuspatronatum dicte Plebis et Populum dicti Castri constituit temporibus me reliquierunt. Nel testo si dichiarava che era stata costruita e presa in giuspatronato dal pievano di San Giovanni Battista insieme con di Motta nell'anno 963. La chiesa di San Nicolò, infatti, fin dalla sua fondazione dipendeva dall'antica Pieve di San Giovanni e per lungo tempo fu affidata a un sacerdote officiante, facente le veci del pievano di San Giovanni. Prima del 1388, anno dell'elezione di Motta a Podestaria, S. Nicolò fu la "Chiesa del Signore del Castello", in altre parole della famiglia Da Camino, dopodiché diventò la "Chiesa del Podestà". In considerazione della crescente affezione che il popolo mottense manifestò verso la chiesa, il Consiglio della Magnifica Comunità nominò nel 1468 il primo cappellano di S. Nicolò. In quel periodo, il centro abitato, sorto intorno al castello, ebbe un notevole sviluppo.

Questa situazione fece aumentare l'importanza della chiesa di San Nicolò tanto che, nel 1486, il Consiglio deliberò che la residenza del pievano fosse trasferita a Motta al fine di assicurare un proficuo ministero religioso agli abitanti. Questa volontà popolare fu però accolta dalla Curia soltanto dopo una lunghissima diatriba, nel 1566, quando il pievano si stabilì a Motta e vennero in seguito, nel 1586, portati ufficialmente i Sacramenti da San Giovanni.

Nel 1497, sempre il Consiglio ordinò la costruzione del campanile, che fu ultimato nel 1501. Due anni dopo, mostrò alcuni segni evidenti di cedimento strutturale che portarono alla decisione di palizzare l'edificio per potervi eseguire i necessari lavori di consolidamento.

Tuttavia, il terremoto del marzo del 1511 compromise definitivamente la già precaria opera muraria della chiesa e, nel 1516, si decise di procedere con la riedificazione dei vecchi muri utilizzando la pietra viva. Il cantiere si chiuse dopo un lunghissimo tempo, alla fine del Cinquecento, anche grazie alla provvidenziale intercessione del cardinale Girolamo Aleandro che spinse papa Paolo III (1534-1549) a offrire la somma di 281 ducati pro Fabrica Sancti Nicolai in Mothe. 
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Paese (geografia) - Italia
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L'Italia ( AFI :, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare unitaria e conta una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, che ne fanno il terzo Stato dell'Unione europea per numero di abitanti. La capitale è Roma.

Delimitata dall'arco alpino, l'Italia confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; la penisola italiana si protende nel mar Mediterraneo, circondata dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, e da numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di. Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica, mentre Campione d'Italia è un'exclave italiana.
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